Nei Vangeli la strada verso il Regno di Dio è ben diversa
da come la Chiesa nei secoli ci ha
proposto, con suoi dogmi, precetti, catechismi e interpretazioni …per lo più inclini a
favorire i potenti, per conservare o ottenere potenza.
E ancora oggi, malgrado tanti tentavi di riformarla non
solo da parte di papa Francesco, non è cambiata, però, “ è volontà degli uomini: può cambiare…” E' un grande spiraglio di
speranza! Certo, se questa
constatazione fosse presa in considerazione specie da chi è guida nelle
parrocchie.
La libertà... Perché continua invece attraverso
dogmi, precetti ecc, opprimere anziché
liberare? Noi stessi dobbiamo liberarci, liberare le nostre coscienze (…se
penso che ogni dubbio in materia di fede fino a non molti anni fa era oggetto di
confessione..)
E come, dal
momento che sono pochi i privilegiati che hanno l’opportunità di incontrare la
Parola attraverso il vero approfondimento
del senso delle s. scritture. Considerato che nelle omelie parrocchiali
è rarissimo si approfondiscano i
testi sacri e che venga inculcato nei seguaci lo stimolo alla ricerca delle
verità liberatrici che racchiudono, e che i testi vengono per lo più
esposti…tale quale, parola per parola, (...di Dio) come se non incidessero i
secoli e millenni del trascorso
contesto storico, senza tener conto delle probabili sovrapposizione di
interpretazioni e traduzioni incorse, di aggiunte posteriori, così
pure come il simbolismo di molti passi dei Vangeli (v. Gv.) che
continuano a venire proposti come realtà oggettiva.
Possono i cattolici, che frequentano queste celebrazioni
cambiare la Chiesa? Come ?
Penso a un pastore come il cardinal Romero e altri come
lui, che hanno affermato di essere stati “ convertiti” alla realtà del Vangelo dal loro popolo,
o meglio, dai poveri del loro gregge.
“ma siamo capaci
di sopportare il prezzo di questa libertà?”
La libertà, bene prezioso, comporta però tutta la
sua responsabilità e coerenza di vita..
Mi attraversa la mente : “ Come era bello quando si
credeva… come nelle fiabe…!”
Ma poi la vita scorre in fretta, e sarà lei stessa a
risvegliarci facendoci scoprire quanto ci siamo lasciati vivere anziché vivere,
e quanto invece, attraverso una impegnativa, ma liberatrice presa di coscienza,
si sarebbero fatte scelte ben diverse; quelle volte al vero senso di questa, sempre brevissima,
vita.
Giovanna Bianchi